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sabato 1 febbraio 2014

Chi ha scoperto il Polo Sud?* Breve storia di un lavoro sistematico sulla valutazione psicologica in età evolutiva



Tra gli anni '20 e '30 del secolo scorso, mentre le  Eterne allieve - Renata Calabresi, Silvia De Marchi e Giuseppina Pastori - raggiungevano la massima attività di ricerca e di produzione  scientifica, cresceva Maria Luisa Falorni, nata nel 1921. 
Fu allieva di Alberto Marzi a Firenze e poi docente di Psicologia dell'età evolutiva presso la Facoltà di Magistero dal 1975, di  Psicologia dal 1978 al 1993.
Autrice di diverse pubblicazioni sulle misure psicologiche in età evolutiva, esaustive nella revisione degli strumenti di valutazione disponibili all'epoca e nell'analisi critica dei metodi e delle teorie di riferimento.
Un lavoro sistematico, che introduce l'importanza della valutazione quantitativa dell'intelligenza, dei processi psico-sensoriali, percettivo-motori e psico-motori e della personalità fin dall'età evolutiva. Sottolinea, inoltre, costantemente i requisiti essenziali della formazione accurata per l'uso e l'interpretazione dei diversi strumenti e del rigore metodologico che deve guidare lo psicologo nell'esame psicometrico.

Nella presentazione a Lo studio psicologico dell'intelligenza e della motricità, Marzi scriveva molto opportunamente l'A. mette in guardia contro certi entusiasmi troppo facili per i reattivi psicologici, contro i risultati di applicazioni superficiali fatte spesso da dilettanti, contro visioni unilaterali, interpretazioni meccanicistiche e puramente quantitative di certe applicazioni.”

Quanto sono attuali queste avvertenze ancora oggi!


1968. Aspetti psicologici della personalità nell'età evolutiva - Firenze, Giunti-Barbera
sono trattate le questioni di carattere generale la cui conoscenza è indispensabile per ogni valutazione psicologica e per ogni studio di personalità”
Nella prima parte esamina brevemente le diverse teorie di personalità, da quella psicoanalitica
a quelle comportamentali; introduce la prospettiva di Allport di personalità quale unità dinamica che risulta dall'interazione di fattori biologici, psicologici e sociali.
i fattori che influiscono sulla maturazione della personalità e sulla integrazione delle sue funzioni e delle sue condotte sono di varia specie; si tratta dei seguenti: fattori ereditari, acquisiti o congeniti esogeni ambientali, acquisiti o congeniti endogeni...”
Nella seconda parte elenca le fasi di sviluppo della personalità, caratterizzate da un mutuo adattamento tra individuo e ambiente, come nella sequenza di Erikson, fasi nelle quali devono essere affrontati o risolti conflitti o crisi.


1961. Lo studio psicologico dell'intelligenza e della motricità - Firenze, Giunti-Barbera
Io ti farò vedere una bella figura e tu mi
dirai che cosa vedi su questa figura”
Scala Binet-Simon revisione Terman 1917
esposizione indicativa assai dettagliata, se non completa, di vari metodi psicologici, fra i più noti e i più adatti all'ambiente italiano, per la valutazione dell'intelligenza e per valutazioni psico-sensoriali, percettivo-motorie e psico-motorie.”
La conoscenza del livello di sviluppo dell'intelligenza “è indispensabile per comprendere le difficoltà di adattamento pedagogico, familiare o sociale di certi bambini, adolescenti e adulti, per comprendere meglio manifestazioni e variazioni patologiche.”

Oggi sappiamo bene come tale conoscenza sia indispensabile per garantire ai bambini con diversi gradi di difficoltà i piani educativi individualizzati o personalizzati e i programmi riabilitativi più efficaci.

Proprio per l'importanza delle valutazioni psicometriche e delle interpretazioni cliniche “sebbene le scale apparentemente si presentino di grande semplicità e di applicazione alquanto piacevole, è da escludere ogni dilettantismo e solo dopo mesi, talvolta qualche anno di tirocinio presso serie istituzioni a carattere psicologico, è possibile che l'assistente psicologo sia in grado di effettuare con frutto questi esami".


1954. Lo studio psicologico del carattere e delle attitudini - Firenze, Giunti-Barbera
contiene […] un'esposizione dei metodi analitici e dei metodi proiettivi per la valutazione del carattere e della personalità ed infine alcune esemplificazioni e considerazioni intorno alle attitudini, inclinazioni e vocazioni nella sintesi della personalità."
Sono elencati in dettaglio i diversi Questionari, nonché “i tipi più antichi di interrogatorio e più noti” che sono alla base del colloquio clinico preliminare ad ogni esame psicometrico.

Ho scelto un esempio per l'articolazione delle domande - un vero e proprio miniesame benché a risposte non strutturate - e per il riflesso del contesto culturale dell'epoca.
Domande di De Sanctis per indagini sul livello intellettuale e morale di alunni di I e II elementare [da De Sanctis S., Guida alla semeotica neuropsichiatrica. Ed. G. Bardi, Roma, 1934]
1. Serie
1. Come ti chiami?
2. Quanti anni hai?
3. Qual è il naso?
4. Toccati l'occhio destro.
5. Dammi la mano destra.
6. Alza la gamba sinistra
7. Che classe fai?
8. Come si chiama la tua mamma?
9. Che cosa fa il tuo babbo?
10. Quanti fratelli hai?
11. Dove abiti?
12. Quante camere hai nella tua casa?
13. Quanti letti hai?
14. Che cos'è questo? A che serve? (presentazione di oggetti)
15. Qual'è il più liscio?
16. Qual'è il più freddo?
17. Presentazione di monete di vario valore: domandarne il riconoscimento.
18. Che hai mangiato prima di venir qui?
19. Sei mai stato all'osteria? Ci vai spesso? Quanti bicchieri di vino bevi?
20. Hai litigato mai coi compagni?
21. Sei mai stato al cinematografo? Che hai visto l'ultima volta?
22. Sogni mai quando dormi? Raccontami che cosa sogni.
23. Che cosa ti hanno insegnato ieri a scuola?
24. Dov'è la tua scuola?
25. Dove ti trovi ora?
26. Che giorno è oggi? In che mese siamo?
27. Che vengono a fare qui i tuoi compagni?


*Domanda ormai in disuso tratta dalla Scala di Wechsler per fanciulli (WISC 1949).

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