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lunedì 22 gennaio 2024

Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio 2023: risorse utili per la prevenzione e per una comunicazione responsabile

 

Se ti trovi in una situazione di emergenza chiama il 112.
Se hai bisogno di aiuto chiama i
Samaritans tutti i giorni dalle 13 alle 22 al numero 06 77208977 o il Telefono amico allo 02 2327 2327, tutti i giorni dalle 10 alle 24  oppure invia un messaggio
Se persone amiche o conoscenti hanno pensieri suicidari o se conosci qualcuna/o che ha perso una persona cara per un suicidio, i Samaritans possono aiutarti a
Imparare a leggere i segnali di rischio.

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Vogliamo contribuire anche quest’anno alla Giornata Mondiale per la prevenzione del suicidio - World Suicide Prevention Day promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2003 e dall'Associazione Internazionale per la Prevenzione del Suicidio (IASP nell'acronimo inglese)– dando il nostro contributo alla sensibilizzazione e ribadendo l’importanza di una comunicazione responsabile sui suicidi.

Secondo quando riporta la IASP, “il suicidio si colloca costantemente tra le prime 20 cause di morte a livello globale in tutte le fasce d'età. Un decesso su 100 nel mondo è il risultato di suicidio”. Può interessare ciascuna e ciascuno di noi e una persona a noi vicina in diversi momenti delle nostre vite. Con la sua campagna #CreatingHopeThroughAction, la IASP vuole ricordare che esiste un'alternativa al suicidio: "Le nostre azioni, non importa quanto grandi o piccole, possono dare speranza a coloro che sono in difficoltà".

Tuttavia, i toni sensazionalistici con cui ancora continuano a essere riportate le notizie di un suicidio sui mezzi dell’informazione generalista e i comunicati stampa allarmistici rallentano la diffusione di consapevolezza nella comunità, rafforzano lo stigma e l’isolamento sociale, acuiscono il dolore e la sofferenza di chi ha perso una persona cara per suicidio.

La giornata di oggi serve a diffondere contenuti costruttivi e anche a stringere una comunità attorno alla convinzione che sia possibile fare la propria parte affinché si parli di più della prevenzione dei suicidi e si condividano storie di speranza. Serve a dare spazio alle persone sopravvissute a un suicidio e alle persone che sono rimaste con i ricordi, i sensi di colpa e la fatica di andare avanti sbilanciate da una parte recisa. A prendersi il tempo di ascoltare storie di rinascita e storie di reciproco aiuto, di faticosi percorsi di cura e d’instaurarsi di nuovi legami.

“Perdonare me stessa e perdonare Luigi è stato il primo passo per la serenità. Finalmente ero serena pensando a mio figlio e non incolparmi più per non aver compreso mi alleggeriva l’anima. Il gruppo mi diede l’opportunità di condividere ed esternare il dolore, mi aiutò a capire che si può e si deve continuare a vivere dopo il suicidio di un proprio caro e che ci si può aiutare condividendo un dolore, anche se enorme, così come si condividono le gioie. Scoprii che c’era chi riusciva a capire i miei cambi di umore improvvisi, chi come me di tanto in tanto riusciva a sorridere senza provare rimorso per averlo fatto” (Dal libro Un’altra vita. Viaggio straordinario nella mente di un suicida di Diego De Leo).

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