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domenica 17 agosto 2014

Mary Withon Calkins. Senza titolo.






L'insegnamento della scrittura o di una nuova lingua si basa su una modalità di apprendimento nota come metodo delle coppie associate. Tale metodo è uno degli strumenti fondamentali per lo studio della memoria e consiste nel presentare a un individuo coppie di stimoli – sillabe, numeri, parole – modulando la forza dell'associazione, affinché le impari.

La sua introduzione si deve a Mary Withon Calkins, psicologa statunitense nata nel 1863 ma raramente se ne trova notizia nelle antologie dedicate ai fondatori della psicologia.



Calkins utilizzò per prima il metodo dell'associazione negli esperimenti che condusse a partire dal 1890 e che pubblicò nel 1896 (2). Titchener lo incluse senza riferimenti nel manuale di Psicologia Sperimentale del 1902. Fu, tuttavia, Thorndike a denominare la procedura nel 1908, ancora senza citare Calkins e i suoi studi.



L'obiettivo di Calkins era di studiare sperimentalmente le proprietà dell'associazione, distinguendo tra oggetti – gli stimoli percepiti - e contenuti – le associazioni evocate dall'oggetto - della coscienza. Definì l'associazione come una relazione osservabile tra oggetti e contenuti della coscienza (2).


Association may be provisionally defined as the observable connection between successive objects or partial objects of consciousness, of which the second is not an object of perception. […] The condition that the second object of consciousness shall be representation, not percept, excludes from association not only the sequence of one percept upon another, or the intrusion of a presentation upon a train of thought, but also that combination of several present sense qualities into an object which Wundt (3) calls fusion (Verschmelzung) and incorrectly enumerates under the head of association.


Il 'treno di pensiero' rimanda – per associazione – a William James e ai suoi Principi di Psicologia: il sintagma letto è l'oggetto – oggi diremmo il suggerimento –, James è il contenuto – la parola critica rievocata. E non a caso. Come Mary Calkins racconta nella sua autobiografia (3) nel 1890 le fu concesso eccezionalmente di frequentare le lezioni di James all'Università di Harvard e di studiare approfonditamente i Principi freschi di stampa, discutendone direttamente con l'autore.

Le donne non erano ammesse alle lezioni universitarie, vi potevano partecipare in situazioni del tutto speciali come uditori, non come studenti ufficiali. Al più le donne potevano aderire al programma 'The Harvard Annex' fondato nel 1879, seguendo al Radcliffe College le repliche di corsi e seminari tenute dagli stessi docenti universitari di Harvard in cambio di benefici economici.



La stessa trafila di richieste e intercessioni dovette ripetersi per Calkins, affinché le venisse concessa l'autorizzazione a seguire le lezioni di Hugo Münsterberg, che sarebbe rimasto ad Harvard per un incarico di tre anni, proveniente dal laboratorio di Friburgo, allora aperto anche a studenti donne. A gennaio del 1893 fu autorizzata come uditore invitato e non come studente ufficiale.

Nell'ottobre 1894 Münsterberg scrisse alle autorità di Harvard con la richiesta di ammettere Calkins come candidata ufficiale per il titolo di dottorato. La proposta fu respinta.



Dal 1890, Calkins stava lavorando agli studi sperimentali sull'associazione e nel 1895 ultimò la tesi “una ricerca sperimentale sull'associazione di idee”, che presentò al dipartimento di filosofia. La tesi fu discussa davanti alla commissione formata da Royce, Palmer, James, Santayana, Münsterberg e Hanus in una sessione non ufficiale e non autorizzata. La tesi fu approvata e la commissione inviò un comunicato al Presidente di Harvard, riferendo il parere unanime che Calkins avesse soddisfatto i requisiti per il titolo di dottore di ricerca, PhD. Non seguì alcun riconoscimento ufficiale.



Nuovamente, nel 1927, 13 docenti di Harvard tra cui Woodworth, Yerkes e Thorndike sottoscrissero una lettera indirizzata al presidente dell'epoca Abbott lowell che evidenziava la reputazione internazionale raggiunta da Calkins e ne richiedeva il riconoscimento, attraverso il titolo di dottorato. La risposta negativa non si fece attendere. 
 

Fu solo dal 1963 che all'Università di Harvard il titolo di PhD fu concesso anche alle donne.



Ma a partire dal 1900 Calkins aveva abbandonato la psicologia sperimentale per dedicarsi alla psicologia del sé e alla filosofia. Creare e mantenere un laboratorio di psicologia sperimentale voleva dire avere uno spazio, avere dei fondi per richiedere gli strumenti di misura ai fabbricanti europei e per l'acquisto dei materiali, avere dei tecnici in grado di fabbricare un cronoscopio, uno stereoscopio e altri strumenti, avere l'opportunità di scambi e comunicazioni istituzionali.

Nel 1904 Titchener, continuatore dello strutturalismo iniziato con Wundt a Lipsia, fondò la Società degli psicologi sperimentali ma le donne non erano ammesse.



Calkins aveva introdotto la nuova psicologia scientifica all'istituto universitario femminile Wellesley – dove era stata inizialmente assunta come insegnante di greco - tenendo un corso di psicologia fisiologica e guidando il laboratorio di psicologia sperimentale. Il programma delle lezioni è descritto in un articolo (1) nel quale racconta l'esperienza di un anno di insegnamento in psicologia generale, basato sui metodi sperimentali, a partire dall'autunno del 1892 ed elenca i fondamenti di un corso di psicologia che non sia meramente introspettiva.

Il programma includeva le teorie e gli studi sperimentali su fisiologia, sensazione, memoria, attenzione, emozione, motivazione, tempi di reazione. Dava invece poco spazio alla psicopatologia, nella convinzione che lo studio approfondito dei “fatti” della coscienza normale dovesse essere il fondamento per lo studio degli aspetti patologici e “per il particolare bisogno di combattere la nozione popolare che vede la psicologia come sinonimo di ipnotismo e telepatia”. Ogni argomento prevedeva la conduzione di numerosi esperimenti e Calkins ammise che gli studenti conducevano gli esperimenti scrupolosamente ma senza alcun entusiasmo, ne riconoscevano tuttavia l'importanza “come stimolo all'osservazione e base alla teoria psicologica”.



Calkins aveva conosciuto Edmund Sanford nello stesso autunno in cui frequentava le lezioni di James. Con Sanford iniziò a studiare uno degli altri argomenti della sua ricerca: i sogni. Decisero di svegliarsi ciascuno a ore diverse nella notte e di annotare tutte le informazioni relative ai propri sogni al momento del risveglio. La mattina poi ne discutevano in laboratorio. L'analisi di questa esperienza introspettiva portò Calkins a ritenere che il sogno riproduce gli eventi, gli episodi e le persone della percezione. Affermando il primato dell'osservazione e del metodo sperimentale anche nello studio dei sogni, Calkins si contrapponeva alla teoria freudiana dei sogni all'epoca in auge.



E non mancò di discutere altri risultati sperimentali pubblicati in quegli anni, come quelli del 1896 di Joseph Jastrow sulle differenze tra uomini e donne nel numero e nella modalità di parole prodotte in una situazione sperimentale. Calkins, dopo averne replicato più volte gli esperimenti, dimostrò di non concordare con le conclusioni di Jastrow e ritenne “futile e impossibile” il tentativo di derivare da tali esperimenti “i tratti mentali maschili e femminili”, senza considerare minimamente né controllare gli effetti dell'ambiente sociale e culturale:

Now the differences in the training and tradition of men and women begin with the earliest months of infancy and continue through life.

Calkins fu la prima donna ad essere eletta alla presidenza dell'American Psychological Association nel 1905. 
Non le fu mai conferito un titolo accademico.



In un articolo del 1992 (4), Stephen Madigan e Ruth O'Hara hanno analizzato i contributi fondamentali degli studi sperimentali di Calkins sull'associazione alla caratterizzazione degli effetti di recenza, di modalità, di priorità, di disapprendimento e di contingenza, parametri ormai classici nello studio della memoria immediata.

Gli autori ripercorrono gli esperimenti descritti nell'articolo del 1896 (2), nei quali Calkins studiò le quattro caratteristiche di un oggetto di coscienza che possono influenzare la prontezza con cui l'oggetto stesso richiama alla mente alcuni specifici contenuti: priorità, recenza, frequenza, luminosità. I numerosi esperimenti che condusse, prevalentemente con coppie di 7-12 stimoli (lettere, numeri e colori) in condizione di unica presentazione, dimostrarono che la frequenza è la proprietà più forte.



Nonostante ritenesse fondamentale e propedeutico lo studio della fisiologia, Calkins metteva in guardia dal riduzionismo: “lo studio dei correlati fisiologici non dovrà mai essere scambiato per un'analisi psicologica della natura dell'associazione, sebbene tale confusione possa essere rintracciata nei più brillanti ed efficaci scritti psicologici” (2) e il riferimento era a James e a Baldwin.



E quanto è ancora attuale dall'autobiografia (3) il suo richiamo all'applicazione del metodo sperimentale in psicologia:



[...] a scientific pursuit of personalistic psychology is imperatively needed today for the grounding and the upbuilding of the still unsystematized and eclectic disciplines roughly grouped as the social sciences.





1. Calkins MW (1892). Experimental Psychology at Wellesley College. American Journal of Psychology, 5, 464-271.

2. Calkins MW (1896). Association: An essay analytical and experimental. Psychological Review Monograph Supplements, 1, (2).

3. Calkins MW (1930). Autobiography of Mary Withon Calkins. In C. Murchison (Ed.), History of psychology in autobiography (Vol. 1, pp. 31-62). Worcester, MA: Clark University Press.

4. Madigan S, O'Hara R (1992). Short-Term Memory at the Turn of the Century. Mary Whiton Calkins's Memory Research. American Psychologist Vol.47, No. 2, 170-174












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