L'insegnamento
della scrittura o di una nuova lingua si basa su una modalità di
apprendimento nota come metodo delle coppie associate. Tale
metodo è uno degli strumenti fondamentali per lo studio della
memoria e consiste nel presentare a un individuo coppie di stimoli –
sillabe, numeri, parole – modulando la forza dell'associazione,
affinché le impari.
La
sua introduzione si deve a Mary Withon Calkins, psicologa
statunitense nata nel 1863 ma raramente se ne trova notizia nelle
antologie dedicate ai fondatori della psicologia.
Calkins
utilizzò per prima il metodo dell'associazione negli esperimenti che
condusse a partire dal 1890 e che pubblicò nel 1896 (2). Titchener lo
incluse senza riferimenti nel manuale di Psicologia Sperimentale del
1902. Fu, tuttavia, Thorndike a denominare la procedura nel 1908,
ancora senza citare Calkins e i suoi studi.
L'obiettivo
di Calkins era di studiare sperimentalmente le proprietà
dell'associazione, distinguendo tra oggetti – gli stimoli
percepiti - e contenuti – le associazioni evocate
dall'oggetto - della coscienza. Definì l'associazione come una
relazione osservabile tra oggetti e contenuti della coscienza (2).
Association may be provisionally defined as the observable connection between successive objects or partial objects of consciousness, of which the second is not an object of perception. […] The condition that the second object of consciousness shall be representation, not percept, excludes from association not only the sequence of one percept upon another, or the intrusion of a presentation upon a train of thought, but also that combination of several present sense qualities into an object which Wundt (3) calls fusion (Verschmelzung) and incorrectly enumerates under the head of association.
Il
'treno di pensiero' rimanda –
per associazione – a
William James e ai suoi Principi di Psicologia: il sintagma letto è
l'oggetto – oggi
diremmo il suggerimento –,
James è il contenuto
– la parola critica rievocata. E non a caso. Come Mary Calkins
racconta nella sua autobiografia (3) nel 1890 le fu concesso
eccezionalmente di frequentare le lezioni di James all'Università di
Harvard e di studiare approfonditamente i Principi freschi di
stampa, discutendone direttamente con l'autore.
Le
donne non erano ammesse alle lezioni universitarie, vi potevano
partecipare in situazioni del tutto speciali come uditori, non come
studenti ufficiali. Al più le donne potevano aderire al programma
'The Harvard Annex' fondato nel 1879, seguendo al Radcliffe College
le repliche di corsi e seminari tenute dagli stessi docenti
universitari di Harvard in cambio di benefici economici.
La
stessa trafila di richieste e intercessioni dovette ripetersi per
Calkins, affinché le venisse concessa l'autorizzazione a seguire le
lezioni di Hugo Münsterberg,
che sarebbe rimasto ad Harvard per un incarico di tre anni,
proveniente dal laboratorio di Friburgo, allora aperto anche a
studenti donne.
A gennaio del 1893 fu autorizzata come uditore invitato e non come
studente ufficiale.
Nell'ottobre
1894 Münsterberg
scrisse alle autorità di Harvard con la richiesta di ammettere
Calkins come candidata ufficiale per il titolo di dottorato. La
proposta fu respinta.
Dal
1890, Calkins stava lavorando agli studi sperimentali
sull'associazione e nel 1895 ultimò la tesi “una ricerca
sperimentale sull'associazione di idee”,
che presentò al dipartimento di filosofia. La tesi fu discussa
davanti alla commissione formata da Royce, Palmer, James, Santayana,
Münsterberg e Hanus
in una sessione non ufficiale e non autorizzata. La tesi fu approvata
e la commissione inviò un comunicato al Presidente di Harvard,
riferendo il parere unanime che Calkins avesse soddisfatto i
requisiti per il titolo di dottore di ricerca, PhD. Non seguì alcun
riconoscimento ufficiale.
Nuovamente,
nel 1927, 13 docenti di Harvard tra cui Woodworth, Yerkes e Thorndike
sottoscrissero una lettera indirizzata al presidente dell'epoca
Abbott lowell che evidenziava la reputazione internazionale raggiunta
da Calkins e ne richiedeva il riconoscimento, attraverso il titolo di
dottorato. La risposta negativa non si fece attendere.
Fu
solo dal 1963 che all'Università di Harvard il titolo di PhD fu
concesso anche alle donne.
Ma
a partire dal 1900 Calkins aveva abbandonato la psicologia
sperimentale per dedicarsi alla psicologia del sé e alla filosofia.
Creare e mantenere un laboratorio di psicologia sperimentale voleva
dire avere uno spazio, avere dei fondi per richiedere gli strumenti
di misura ai fabbricanti europei e per l'acquisto dei materiali,
avere dei tecnici in grado di fabbricare un cronoscopio, uno
stereoscopio e altri strumenti, avere l'opportunità di scambi e
comunicazioni istituzionali.
Nel
1904 Titchener, continuatore dello strutturalismo iniziato con Wundt
a Lipsia, fondò la Società degli psicologi sperimentali ma le donne
non erano ammesse.
Calkins
aveva introdotto la nuova psicologia scientifica all'istituto
universitario femminile Wellesley – dove era stata inizialmente
assunta come insegnante di greco - tenendo un corso di psicologia
fisiologica e guidando il laboratorio di psicologia sperimentale. Il programma delle lezioni è descritto in un articolo (1) nel quale racconta l'esperienza di un anno di insegnamento in psicologia
generale, basato sui metodi sperimentali, a partire dall'autunno del
1892 ed elenca i fondamenti di un corso di psicologia che non sia
meramente introspettiva.
Il
programma includeva le teorie e gli studi sperimentali su fisiologia, sensazione, memoria, attenzione, emozione, motivazione, tempi di reazione. Dava
invece poco spazio alla psicopatologia, nella convinzione che lo
studio approfondito dei “fatti” della coscienza normale dovesse
essere il fondamento per lo studio degli aspetti patologici e “per
il particolare bisogno di combattere la nozione popolare che vede la
psicologia come sinonimo di ipnotismo e telepatia”. Ogni argomento
prevedeva la conduzione di numerosi esperimenti e Calkins ammise che
gli studenti conducevano gli esperimenti scrupolosamente ma senza
alcun entusiasmo, ne riconoscevano tuttavia l'importanza “come
stimolo all'osservazione e base alla teoria psicologica”.
Calkins
aveva conosciuto Edmund Sanford nello stesso autunno in cui
frequentava le lezioni di James. Con Sanford iniziò a studiare uno
degli altri argomenti della sua ricerca: i sogni. Decisero di
svegliarsi ciascuno a ore diverse nella notte e di annotare tutte le
informazioni relative ai propri sogni al momento del risveglio. La
mattina poi ne discutevano in laboratorio. L'analisi di questa
esperienza introspettiva portò Calkins a ritenere che il sogno
riproduce gli eventi, gli episodi e le persone della percezione.
Affermando il primato dell'osservazione e del metodo sperimentale
anche nello studio dei sogni, Calkins si contrapponeva alla teoria
freudiana dei sogni all'epoca in auge.
E
non mancò di discutere altri risultati sperimentali pubblicati in
quegli anni, come quelli del 1896 di Joseph Jastrow sulle
differenze tra uomini e donne nel numero e nella modalità di parole
prodotte in una situazione sperimentale. Calkins, dopo averne
replicato più volte gli esperimenti, dimostrò di non concordare con
le conclusioni di Jastrow e ritenne “futile e impossibile” il
tentativo di derivare da tali esperimenti “i tratti mentali
maschili e femminili”, senza considerare minimamente né
controllare gli effetti dell'ambiente sociale e culturale:
Now the differences in the training and tradition of men and women begin with the earliest months of infancy and continue through life.
Calkins
fu la prima donna ad essere eletta alla presidenza dell'American Psychological Association nel 1905.
Non le fu mai conferito un titolo accademico.
In
un articolo del 1992 (4), Stephen Madigan e Ruth O'Hara hanno analizzato i
contributi fondamentali degli studi sperimentali di Calkins
sull'associazione alla caratterizzazione degli effetti di recenza, di
modalità, di priorità, di disapprendimento e di contingenza,
parametri ormai classici nello studio della memoria immediata.
Gli autori ripercorrono gli esperimenti descritti nell'articolo del 1896 (2), nei quali Calkins studiò le quattro caratteristiche
di un oggetto di coscienza che possono influenzare la prontezza con
cui l'oggetto stesso richiama alla mente alcuni specifici contenuti:
priorità, recenza, frequenza, luminosità. I numerosi esperimenti
che condusse, prevalentemente con coppie di 7-12 stimoli (lettere,
numeri e colori) in condizione di unica presentazione, dimostrarono
che la frequenza è la proprietà più forte.
Nonostante
ritenesse fondamentale e propedeutico lo studio della fisiologia,
Calkins metteva in guardia dal riduzionismo: “lo studio dei
correlati fisiologici non dovrà mai essere scambiato per un'analisi
psicologica della natura dell'associazione, sebbene tale confusione
possa essere rintracciata nei più brillanti ed efficaci scritti
psicologici” (2) e il riferimento era a James e a Baldwin.
E
quanto è ancora attuale dall'autobiografia (3) il suo richiamo
all'applicazione del metodo sperimentale in psicologia:
[...] a scientific pursuit of personalistic psychology is imperatively needed today for the grounding and the upbuilding of the still unsystematized and eclectic disciplines roughly grouped as the social sciences.
1. Calkins
MW (1892). Experimental Psychology at Wellesley College. American
Journal of Psychology, 5, 464-271.
2. Calkins MW (1896).
Association: An essay analytical and experimental. Psychological
Review Monograph Supplements, 1, (2).
3. Calkins
MW (1930). Autobiography of Mary Withon Calkins. In C. Murchison
(Ed.), History
of psychology in autobiography (Vol. 1, pp. 31-62). Worcester,
MA: Clark
University
Press.
4. Madigan
S, O'Hara R (1992). Short-Term Memory at the Turn of the Century.
Mary Whiton Calkins's Memory Research. American Psychologist
Vol.47, No. 2, 170-174
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