Oggi
Brenda Milner compie 98 anni: una pioniera della neuropsicologia, un
modello di donna e scienziata, una ricercatrice ancora attiva.
Due belle pagine dedicate a lei sono quella dell'intervista di Michael Bliss e quella della Canadian Medical Hall of Fame.
Grazie
a Brenda Milner abbiamo iniziato a capire i sistemi di memoria e come
funzionano i lobi temporali (dal suo HM e da altri pazienti), cosa
regolano e come funzionano i lobi frontali, come – con il rigore
del metodo e la precisione delle inferenze neuroanatomiche - possono
essere misurate le funzioni cognitive (ad esempio con il test di Corsi o con la prova del disegno allo specchio), …
Grazie
a lei sono fiorite e continuano a fiorire generazioni di
neuropsicologi sperimentali e clinici.
Voglio
celebrarla con i documenti originali contenuti nell'archivio di Wilder Penfield, neurologo e neurochirurgo, uno dei padri delle
neuroscienze, che la volle all'Istituto Neurologico di Montreal da
lui fondato.
Come
ha rivelato la stessa Brenda Milner nell'intervista pubblicata nel
2006 da Chenjie Xia - Understanding the human brain: A lifetime of dedicated pursuit –
Penfield le disse “Deve venire al Neuro, abbiamo bisogno di lei!”
e le trovò un piccolo ufficio accanto a quello dei neurochirurghi,
in quell'istituto nel quale continua a lavorare ancora oggi.
Certo
anche lei fu sorpresa che “il grande Dottor Penfield” le dicesse
“abbiamo bisogno di lei”
Penfield said to me, “You have to come to the Neuro, we need you!” I never thought the great Dr. Penfield would say “we need you.” But he found me a little office close to the neurosurgical offices. And so, I started working at the Neuro and have stayed there ever since.
Brenda
Milner compare in cinque documenti della Collezione Wilder Penfield.
Il
primo documento è il verbale di una riunione sul lobo temporale del 31 gennaio 1953 alla quale parteciparono – mi tremano le dita per
l'emozione a scriverli uno dopo l'altro: Wilder Penfield, Stanley
Cobb, Donald Hebb, Herbert Jasper, William Feindel, Lamar Roberts,
Brenda Milner e Shafica Karagulla.
Nel
verbale è riportato quanto esposto da Brenda Milner, così tradotto:
I
risultati dei test psicologici dei pazienti temporali possono essere
suddivisi secondo tre tipi di disturbi:
1.
Disturbi visivi, esemplificati dalla difficoltà di identificare le
incongruità nelle immagini assurde e anche nel test delle storie
figurate di Wechsler. Questi disturbi possono essere osservati in
seguito a lesioni di entrambi i lobi temporali ma non dei lobi
frontali o parietali. Sono più evidenti nei pazienti con anomalie
elettroencefalografiche temporali bilaterali, mentre non sono
presenti nei pochi pazienti che hanno subito piccole resezioni della
superficie laterale del lobo temporale.
2.
I pazienti con lesione temporale destra hanno abilità spaziali molto
limitate, come esemplificato ai test di disegno coi cubi, nelle
varianti visiva e tattile, e anche dai loro disegni. Queste
difficoltà non sono state osservate a seguito di lesioni del lobo
temporale sinistro. Le resezioni del lobo parietale non-dominante
possono causare lo stesso tipo di disturbi visivi. Un paziente con
una lesione temporale sinistra e un QI di circa 120, ha mostrato
difficoltà nelle abilità spaziali analoghe a quelle dei pazienti
con lesioni del lobo temporale destro. La stimolazione non ha
prodotto in lui alcun effetto sul linguaggio e non ha presentato
un'afasia post-chirurgica.
Un
altro paziente, mancino e con resezione del lobo temporale destro, ha
presentato le difficoltà spaziali tipiche dei pazienti destrimani,
senza difficoltà di linguaggio. Tuttavia, ci sono casi con
controprove, come quello di S. [per intero nel verbale], con
un'intelligenza superiore e che ha subito due interventi di resezione
nell'emisfero destro: del lobo occipitale nel primo e di resezione
dei lobi temporale e parietale nel secondo. Non ha manifestato alcuna
difficoltà spaziale. Un'altra paziente, Mary Martin, dopo un'ampia
resezione temporale destra, e alla presenza di anomalie
elettroencefalografiche temporali bilaterali, non ha mostrato
difficoltà spaziali.
A
questo punto nel verbale è riportato l'intervento di Hebb che
ipotizza, per questi ultimi casi, uno spostamento ad altre regioni
cerebrali dell'elaborazione spaziale oppure il mancato sviluppo della
specializzazione normalmente osservata.
Milner
continua, quindi, con il terzo tipo di disturbi osservati.
3.
I disturbi di memoria sono i più gravi nei casi di anomalie
elettroencefalografiche bilaterali, come in B. e C. [per intero nel
verbale]. Un altro paziente, O. [per intero nel verbale], con la
stessa resezione di B. [per intero nel verbale], non ha presentato
difficoltà ma non aveva scariche elettrografiche nella regione
temporale controlesionale. Non ho ancora dati sufficienti per
arrivare a conclusioni definitive sui disturbi di memoria.
Penfield
interviene a questo punto per ipotizzare il ruolo cruciale della
regione mesiale del lobo temporale.
Cominciava
così la meravigliosa storia della neuropsicologia della memoria.
Nel
documento del 19 febbraio 1953 sono indicati i costi relativi a un
progetto di ricerca triennale proposto da Herbert Jasper e Wilder
Penfield.
Il
personale richiesto per il progetto comprende una psichiatra, un
neurologo, una psicologa, uno psicometrista e altre figure per la
ricerca e l'amministrazione.
A
Brenda Milner sono destinati 3.600 dollari all'anno.
Questo
bilancio di previsione, che farà sognare tutti i ricercatori e i
clinici alle prese con l'impossibile modulistica attualmente in uso,
è accompagnato da una lettera inviata a Robert Morison, nella quale
Jasper descrive il profilo degli specialisti già selezionati per
ricoprire alcuni ruoli.
Riguardo
alla psicologa Brenda Milner si può leggere:
La
psicologa a tempo pieno si occuperà della somministrazione di una
batteria di test psicologici appositamente creati e selezionati per
misurare le funzioni del lobo temporale. Si tratta di test analitici
per le funzioni intellettive, con particolare enfasi sulla memoria,
sulla percezione visiva, uditiva e tattile, sulla riproduzione di
immagini e su test specifici per le relazioni spaziali. I risultati
ai test somministrati in fase pre-chirugica saranno correlati alle
lesioni del lobo temporale e confrontati con gli effetti della
lobectomia temporale nella fase di esame post-chirurgico.
La
Signora Brenda Milner è una candidata eccellente per questa parte
del lavoro per le sue comprovate abilità e la sua formazione con il
Professore Hebb, e per gli studi che ha già condotto sui pazienti
con lesioni e resezioni del lobo temporale. Ha 34 anni ed è sposata
con uno scienziato che lavora a Montreal. Prima di arrivare qui nel
1944, si è laureata a Cambridge con lode e ha studiato per cinque
anni con il Professore Frederick Bartlett, rinomato psicologo
inglese. Negli ultimi tre anni ha esaminato i pazienti con epilessia
temporale, utilizzando una batteria di test che ha costituito il
materiale della sua tesi di Dottorato approvata con lode. Sta
attualmente modificando la sua batteria di test per ampliare quei
risultati che hanno già messo in luce alcuni importanti e
interessanti deficit intellettivi risultanti dalle lesioni temporali.
A tale proposito dobbiamo ricordare l'attiva partecipazione del
Professore Hebb nella direzione di questo lavoro.
Nella
Collezione si trova, inoltre, una lettera datata 25 settembre 1953 e
inviata da Brenda Milner a Stanley Cobb per chiarire alcuni dettagli
sui test neuropsicologici scelti per i suoi studi.
Vorrei
puntualizzare che il mio lavoro riguarda principalmente le funzioni
intellettive: se vuole, sto studiando i disturbi cognitivi e non
quelli affettivi. Per questo motivo nella batteria non ci sono test
di personalità. Come può ricordare, l'interesse principale è sulla
memoria e sui disturbi percettivi di vario tipo.
Aggiungo
che esattamente gli stessi test sono anche somministrati a un gruppo
di controllo di pazienti con focus epilettogeno al di fuori dei lobi
temporale, frontale o parietale, in modo da poter vedere se i deficit
osservati siano specifici del lobo temporale.
Ad
oggi, i risultati sono sostanzialmente quelli che le ho descritto in
primavera. Primo, i pazienti con lesioni temporali ottengono punteggi
più bassi rispetto al gruppo di controllo ai test che includono
immagini complesse relative a scene di vita quotidiana (test McGill
delle immagini assurde e test Wechsler delle storie figurate). Questo
è un risultato molto netto, così adesso sto cercando di scoprire
cosa renda particolarmente difficili questi test.
Il
secondo risultato è che il gruppo di pazienti con lesioni temporali
destre ha prestazioni peggiori rispetto al gruppo con lesioni
temporali sinistre ai test di abilità spaziali, visive e tattili;
qui le marcate differenze individuali pongono un problema
particolare.
E'
troppo presto per dire qualcosa riguardo al lavoro sulla memoria.
Sto
aggiungendo nuovi test alla batteria ma questi sono ancora in fase
sperimentale. La percezione temporale è, penso, un problema
strettamente correlato che richieserà uno studio sistematico.
Stava
creando o riadattando molti dei test che usiamo ancora oggi per
misurare la memoria e la percezione spaziale.
L'ultimo documento è una lista dei test utilizzati.
Buon
Compleanno Brenda Milner!
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