domenica 23 marzo 2014

Illusi. Da chi?


Episodio 1. La giovane-vecchia.

La prima raffigurazione della famosa illusione visiva derivante dall'immagine reversibile 'giovane/vecchia' non si trova in una pubblicazione di psicologia ma su una cartolina tedesca del 1888. 


Nel 1890 è riprodotta su una stampa pubblicitaria con la didascalia: “ Vedete mia moglie, ma dov'è mia suocera?”. La stampa fu utilizzata dalla Anchor Buggy Company, la maggiore produttrice di carrozze degli Stati Uniti. L'azienda, che dal 1911 avrebbe iniziato a costruire automobili, si trovava a Cincinnati, in quegli anni centro principale per la produzione di veicoli.


L'autore non fu quindi il disegnatore britannico William Ely Hill, che ne pubblicò una sua versione nel 1915 dal titolo “Mia moglie e mia suocera” sulla rivista satirica americana Puck.


Successivamente la figura fu riprodotta in altre versioni. 

A partire dalla pubblicazione di Edwin Boring nel 1930 (A New Ambiguous Figure, American Journal of Psychology, 42, 444) divenne nota agli psicologi e fu anche identificata come Figura di Boring. 
Boring e successivamente Leeper (1935) la utilizzarono nelle loro ricerche sull'apprendimento percettivo. 
 
Nel 1961 Jack Botwinick ne creò una versione complementare “Marito e suocero”, pubblicata sull'American Journal of Psychology.
In 1930 Boring introduced W.E. Hill's reversible figure “my wife and my mother-in-law” to psychologists. This figure has since appeared in a variety of textbooks, and it has been used in numerous experimental studies. [...] A new figure with masculin motif, "husband and father-in-law", which complements Hill's, "wife and mother-in-law", is shown in Fig.1.

Botwinick fa riferimento alla 'figura di Hill' e introduce la sua nuova figura reversibile, con lo scopo di meglio bilanciare le due percezioni reversibili. In base ai dati precedenti, si evidenziava una maggiore percentuale di percezioni della moglie, nel 65% dei soggetti di Leeper e nel 78% dei soggetti - tutti uomini - dello stesso Botwinick (97% se anziani!). 
Con la nuova figura, il 48% delle donne e il 47% degli uomini percepiva il marito, gli altri il suocero, dimostrando difatti un bilanciamento della probabilità di risposta.

In realtà, le probabilità di percepire moglie/marito o suocera/suocero cambiano in funzione di diverse variabili del campione di soggetti selezionati, prima fra tutte l'esperienza con altre figure ambigue.

Non ne ricaveremo indicazioni sulla nostra personalità o sulla nostra propensione a gioventù/vecchiaia ma potremo continuare a giocare con la percezione visiva.

Se avete problemi con la reversibilità, mirate al collo (giovane) o alla bocca (vecchia/o)!

Nessun commento:

Posta un commento