Sono un Professore di Statistica che insegna all'Università e collabora a tempo perso con la polizia di Berlino a risolvere casi giudiziari.
Si
presenta così il Professore Eric Gard, alias Doctor G, all'inizio
del taccuino che contiene le sue intuizioni e considerazioni.
Questo
taccuino è arrivato a noi fortunosamente...
Chi
è Doctor G? Un eroe dei nostri tempi nei quali siamo bersagliati
da ammassi indiscriminati di dati e di informazioni sulla salute? Un
investigatore le cui tracce sono i numeri, i cui indizi sono le
probabilità, le cui prove sono le statistiche semplici e
trasparenti?
Doctor G è un eroe, un investigatore e anche un attento osservatore
e un avveduto idealista, uno scienziato rigoroso e un eccezionale
divulgatore, alle prese con le angustie della vita professionale e
personale.
Doctor G ha una missione: migliorare la comunicazione dei dati
statistici che condizionano le scelte dei singoli, i verdetti
giudiziari, le politiche sanitarie.
Per il Professor Gianfranco Domenighetti si tratta di una vera e propria "alfabetizzazione biostatistica", come scrive nella presentazione al taccuino.
Per il Professor Gianfranco Domenighetti si tratta di una vera e propria "alfabetizzazione biostatistica", come scrive nella presentazione al taccuino.
I numeri non devono fare ammalare le persone ma aiutarle a scegliere.
La disponibilità del paziente a sottoporsi ad un test di screening inutile cambia dal 60% al 13% in funzione del tipo di informazioni ricevute.
La
cattiva interpretazione dei dati statistici può erroneamente
scagionare un imputato, come nel caso del processo a OJ Simpson che è
l'argomento di una delle lezioni universitarie del Doctor G, oppure
condannarlo, come nel caso di cronaca che si trova a risolvere.
Sì,
perché con un corretto calcolo di probabilità e con la bomboletta
spray di un writer Doctor G smonta l'accusa di omicidio ai danni
di uno spazzacamino.
L'errata
interpretazione dei dati statistici può condizionare la comunicazione
del rischio in medicina. Tra gli esempi la confusione tra
sopravvivenza e mortalità che fece Rudolph Giuliani nel 2007 alla
NBC, parlando del cancro alla prostata che gli era stato
diagnosticato e poi curato cinque anni prima.
Un
altro esempio è l'allarme che fu scatenato nel 1995 quando 190.000
medici e farmacisti inglesi ricevettero dal Comitato Nazionale di
sicurezza sui farmaci la segnalazione che i contraccettivi orali di
terza generazione aumentassero del 100% il rischio di trombosi agli
arti inferiori o ai polmoni, con un'incauta confusione tra rischio
assoluto e rischio relativo.
Come
si può migliorare la comunicazione del rischio in medicina?,
chiedono a Doctor G e lui risponde che si dovrebbero usare
statistiche semplici e trasparenti, piuttosto che quelle difficili
da comprendere, si dovrebbero usare le frequenze naturali invece
delle frequenze relative, la mortalità invece della sopravvivenza,
il rischio assoluto invece del rischio relativo.
Non solo i medici ma chiunque informi sui test deve saperne interpretare correttamente i risultati, anche i giornalisti.
I
diversi casi medici e giudiziari sono esposti in modo chiaro,
permettono anche di esercitarsi nei diversi calcoli statistici e
allenano alla lettura critica dei dati.
I
testi sono sempre di scorrevole lettura.
I
disegni aggiungono un contesto spaziale sempre accurato e dettagliato
nei riferimenti. I volti non sono sempre resi con tratti distinti e
d'immediato riconoscimento.
Alla
fine del fumetto resta il desiderio e la curiosità di aprire il
prossimo taccuino di Doctor G, di continuare a seguire il volo della farfalla...
Dietro
ai testi e ai disegni si rintracciano una profonda ricerca e una
rigorosa revisione. Le storie che si aprono tra le strisce sono
molteplici e ben narrate e intrecciate. Non solo, il taccuino di Doctor G è impreziosito da una corposa bibliografia di 26 pagine
(testi e fumetti) che si articola in spiegazioni e approfondimenti
per le diverse vignette, con tanto di rimandi e collegamenti a
materiali multimediali (articoli scientifici, siti web, video,
notizie, ecc.) accessibili attraverso i codici QR. Insomma, con la
bibliografia parte un'altra serie di avventure per le quali bisogna
tenere a portata di mano un telefono o un tablet dotati
dell'applicazione per leggere i codici QR.
Dalla
bibliografia apprendiamo che l'omicidio di Jennifer Harston è
ispirato al caso di Marta Russo oppure che a John Ioannidis, docente
di medicina all'Università di Stanford e impegnato da anni
all'analisi
critica degli studi scientifici,
è ispirato il medico che spiega il test di screening neonatale e
questi sono solo due esempi.
Scopriremo
dal taccuino chi si celi nei panni del nostro Doctor G?
La
lettura è consigliata a tutti ed è particolarmente raccomandata ai
medici, a chi lavora nel sistema giudiziario e a chi si occupa di
comunicazione di informazioni statistiche per la scienza, la salute,
le politiche sanitarie e la giustizia.
È
un ottimo strumento per chi insegna statistica agli studenti
universitari di varie discipline e per gli studenti stessi.
Complimenti
agli autori per l'idea, la realizzazione, la cura e il coraggio di
essersi lanciati in un progetto editoriale dedicato.
Buone avventure Doctor G!
Doctor G: una graphic novel, L-INK 2016 da un'idea di Luana Caselli e Luca Iaboli, soggetto e sceneggiatura di Luana Caselli, Luca Iaboli e Marco Madoglio, disegni di Grazia Lobaccaro
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