sabato 10 giugno 2017

L'inganno dei numeri svelato da Doctor G




Sono un Professore di Statistica che insegna all'Università e collabora a tempo perso con la polizia di Berlino a risolvere casi giudiziari.



Si presenta così il Professore Eric Gard, alias Doctor G, all'inizio del taccuino che contiene le sue intuizioni e considerazioni.


Questo taccuino è arrivato a noi fortunosamente...

Chi è Doctor G? Un eroe dei nostri tempi nei quali siamo bersagliati da ammassi indiscriminati di dati e di informazioni sulla salute? Un investigatore le cui tracce sono i numeri, i cui indizi sono le probabilità, le cui prove sono le statistiche semplici e trasparenti?

Doctor G è un eroe, un investigatore e anche un attento osservatore e un avveduto idealista, uno scienziato rigoroso e un eccezionale divulgatore, alle prese con le angustie della vita professionale e personale.

Doctor G ha una missione: migliorare la comunicazione dei dati statistici che condizionano le scelte dei singoli, i verdetti giudiziari, le politiche sanitarie.
Per il Professor Gianfranco Domenighetti si tratta di una vera e propria "alfabetizzazione biostatistica", come scrive nella presentazione al taccuino.

I numeri non devono fare ammalare le persone ma aiutarle a scegliere.


La disponibilità del paziente a sottoporsi ad un test di screening inutile cambia dal 60% al 13% in funzione del tipo di informazioni ricevute.

La cattiva interpretazione dei dati statistici può erroneamente scagionare un imputato, come nel caso del processo a OJ Simpson che è l'argomento di una delle lezioni universitarie del Doctor G, oppure condannarlo, come nel caso di cronaca che si trova a risolvere.
Sì, perché con un corretto calcolo di probabilità e con la bomboletta spray di un writer Doctor G smonta l'accusa di omicidio ai danni di uno spazzacamino.

L'errata interpretazione dei dati statistici può condizionare la comunicazione del rischio in medicina. Tra gli esempi la confusione tra sopravvivenza e mortalità che fece Rudolph Giuliani nel 2007 alla NBC, parlando del cancro alla prostata che gli era stato diagnosticato e poi curato cinque anni prima.




Un altro esempio è l'allarme che fu scatenato nel 1995 quando 190.000 medici e farmacisti inglesi ricevettero dal Comitato Nazionale di sicurezza sui farmaci la segnalazione che i contraccettivi orali di terza generazione aumentassero del 100% il rischio di trombosi agli arti inferiori o ai polmoni, con un'incauta confusione tra rischio assoluto e rischio relativo.



Come si può migliorare la comunicazione del rischio in medicina?, chiedono a Doctor G e lui risponde che si dovrebbero usare statistiche semplici e trasparenti, piuttosto che quelle difficili da comprendere, si dovrebbero usare le frequenze naturali invece delle frequenze relative, la mortalità invece della sopravvivenza, il rischio assoluto invece del rischio relativo.



Non solo i medici ma chiunque informi sui test deve saperne interpretare correttamente i risultati, anche i giornalisti.

I diversi casi medici e giudiziari sono esposti in modo chiaro, permettono anche di esercitarsi nei diversi calcoli statistici e allenano alla lettura critica dei dati.
I testi sono sempre di scorrevole lettura.
I disegni aggiungono un contesto spaziale sempre accurato e dettagliato nei riferimenti. I volti non sono sempre resi con tratti distinti e d'immediato riconoscimento.

Alla fine del fumetto resta il desiderio e la curiosità di aprire il prossimo taccuino di Doctor G, di continuare a seguire il volo della farfalla...



Dietro ai testi e ai disegni si rintracciano una profonda ricerca e una rigorosa revisione. Le storie che si aprono tra le strisce sono molteplici e ben narrate e intrecciate. Non solo, il taccuino di Doctor G è impreziosito da una corposa bibliografia di 26 pagine (testi e fumetti) che si articola in spiegazioni e approfondimenti per le diverse vignette, con tanto di rimandi e collegamenti a materiali multimediali (articoli scientifici, siti web, video, notizie, ecc.) accessibili attraverso i codici QR. Insomma, con la bibliografia parte un'altra serie di avventure per le quali bisogna tenere a portata di mano un telefono o un tablet dotati dell'applicazione per leggere i codici QR.

Dalla bibliografia apprendiamo che l'omicidio di Jennifer Harston è ispirato al caso di Marta Russo oppure che a John Ioannidis, docente di medicina all'Università di Stanford e impegnato da anni all'analisi critica degli studi scientifici, è ispirato il medico che spiega il test di screening neonatale e questi sono solo due esempi.

Scopriremo dal taccuino chi si celi nei panni del nostro Doctor G?


La lettura è consigliata a tutti ed è particolarmente raccomandata ai medici, a chi lavora nel sistema giudiziario e a chi si occupa di comunicazione di informazioni statistiche per la scienza, la salute, le politiche sanitarie e la giustizia.
È un ottimo strumento per chi insegna statistica agli studenti universitari di varie discipline e per gli studenti stessi.

Complimenti agli autori per l'idea, la realizzazione, la cura e il coraggio di essersi lanciati in un progetto editoriale dedicato.

Buone avventure Doctor G!

Doctor G: una graphic novel, L-INK 2016 da un'idea di Luana Caselli e Luca Iaboli, soggetto e sceneggiatura di Luana Caselli, Luca Iaboli e Marco Madoglio, disegni di Grazia Lobaccaro



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