Quando accadono eventi che riteniamo imprevedibili cerchiamo di trovare ad essi delle spiegazioni per noi accettabili. La complessità di queste spiegazioni dipende dalle conoscenze che abbiamo accumulato e, se si tratta di epidemie, dalla percezione che riusciamo ad avere della malattia.
Se le conoscenze scientifiche alle quali possiamo accedere sono limitate o contrastanti non abbiamo altra scelta che fare leva sul nostro giudizio per affrontare le incertezze.
Tuttavia, il nostro giudizio può essere niente di più ingannevole non solo per le ampie distorsioni cognitive alle quali siamo vulnerabili nelle scelte decisionali ma anche quando si tratta di percepire visivamente la realtà non riusciamo a vederla proprio com’è. Questi aspetti sono particolarmente rilevante ai fini della percezione del rischio associato, ad esempio, a un’infezione virale e dell’attuazione dei comportamenti necessari a controllarlo.
Le illusioni ottiche rappresentano un elegante esempio degli inganni che ci sottopone il nostro cervello nel ricostruire i dati di realtà, restando solo ai livelli della percezione visiva.
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