domenica 11 ottobre 2020

Come i media dovrebbero coprire le notizie di suicidio



In caso di emergenza, chiama il 118. Se ci sono amici o conoscenti con pensieri suicidi si può chiamare il Telefono amico allo 02 2327 2328, tutti i giorni dalle 10 alle 24, o il servizio della Samaritans Onlus, attivo dalle 13 alle 22, al numero verde 800 86 00 22.

Esiste inoltre AppToYoung, una app per smartphone e tablet, gratuita e facile da scaricare. Si può trovare su GooglePlay e AppleStore e la privacy è garantita al 100%. Tutti i dati sono protetti. Si può chattare per parlare con i ragazzi del Team Youngle, che hanno tutti tra i 18 e 21 anni o parlare direttamente al telefono, linea di ascolto attiva 24 ore su 24. Con AppToYoung, si può aiutare un amico o conoscente che non sa come fare a risolvere un problema: basta scegliere la funzione “Voglio parlare di qualcuno”, e poi si può parlare con il Team, chattando o parlando al telefono.

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Le modalità con cui viene riportata la notizia di un suicidio può indurre comportamenti di emulazione oppure di ricerca di aiuto, stigmatizzazione oppure compassione, condanna impudente e sbrigativa di cause esterne alla persona oppure analisi informata e rispettosa dei complessi fattori di salute mentale implicati nella maggior parte dei casi.

Il suicidio è un tema di salute pubblica.

Come specifica a Valigia Blu la Dott.ssa Tiziana Pisano, neuropsichiatra Infantile, Responsabile dell'Unità di Psichiatria dell’infanzia e adolescenza dell'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, possiamo parlare di:

1) Mancato suicidio: caso in cui la persona mette in atto un gesto autolesivo con adeguata intenzionalità e mediante mezzi efficaci, ma sopravvive per circostanze impreviste.

2) Tentato suicidio: atto volontario e consapevole, premeditato oppure no, che ha come fine ultimo quello di provocarsi un’autolesione; inoltre si tratta di un gesto che è stato riconosciuto in tempo o dalla persona stessa o da terzi e che per questo ha determinato un intervento tempestivo in grado di salvargli la vita.

3) Ideazione suicidaria: le persone verbalizzano o manifestano l’idea di farsi del male senza però realizzare mai concretamente i loro piani e i loro progetti distruttivi.

4) Nell’ambito delle situazioni di emergenza, riveste una particolare importanza il suicidio dimostrativo, che ha le seguenti caratteristiche: i mezzi con cui si tenta di togliersi la vita non sono adatti a procurarla, ma solo a provocare un certo danno fisico; la persona chiede aiuto subito dopo aver messo in atto il gesto o ha la certezza di essere soccorso immediatamente; la persona ha come scopo quello di attirare attenzione, rivendicare qualcosa oppure “punire” qualcuno attraverso l’autodistruzione.

Una copertura mediatica responsabile contribuisce alla prevenzione del suicidio.

Nei casi di cronaca dell’ultimo periodo, che hanno riguardato il suicidio nei più giovani, non vi è stata da parte dei media un’adesione alle raccomandazioni internazionali su come riportare la notizia, con potenziali conseguenze negative sulla prevenzione, sull’informazione riguardante la complessità dei fattori implicati e sull’incremento della consapevolezza sulla salute mentale e sul suicidio.

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