lunedì 6 maggio 2024

La patologizzazione dei talenti

 

È stata così tanto spinta l’assuefazione a ritenere che siamo in una 'epidemia di salute mentale silenziosa [pur strillata ogni giorno]' per ‘i giovani d’oggi’ che anche quando dimostrino doti eccezionali ne vengono rimarcate le problematiche comportamentali alla ricerca di un inquadramento clinico.
 
Non interessa approfondire se eventuali problematiche dipendano da ipostimolazione, da un disadattamento ad es. alla classe, da reazioni a palesi discriminazioni (il bullismo verso figli e figlie di persone immigrate da alcuni paesi è così diffuso da risultare normalizzato e non visto nelle nostre scuole) oppure da distorsioni di chi osserva.
 
Si è talmente spinta l’assuefazione a ritenere che siamo in una 'epidemia di salute mentale' per ‘i giovani d’oggi’ [nonostante le scarse prove] che si rinuncia a raccomandare/attivare minimi cambiamenti di contesto sociale ed educativo pur di scivolare nell’automatismo della patologizzazione di ogni tratto o dote. 
 
Si scambia l'elevata necessità di stimoli per ADHD (disturbo da deficit d'attenzione iperattività), il disinteresse per la scrittura per disgrafia, la demotivazione per disregolazione, ecc. 
 
Anziché indirizzare a percorsi di sviluppo/nutrimento dei talenti s'indirizza a riabilitazione e sostegno.
 
A meno che non si tratti di sport ...ah no, solo di calcio, per il calcio maschile sono socialmente accettati percorsi personalizzati e anticipati.
 
Per il resto, il vizio è di demolire i talenti (per i saperi e per le arti) e di considerare ogni vissuto psicologico che contempli una variazione emotiva oltre soglia (in genere posta arbitrariamente) come ‘disturbo mentale’ da certificare.
 
Se si hanno le risorse o si incontrano docenti competenti ci si salva e si ha opportunità di realizzare i talenti, altrimenti si abbandona scuola e tutto per allontanarsi dalle oppressioni.
 
Il cambiamento culturale è iniziato ma ci sono notevoli spinte conservatrici e patologizzanti sostenute purtroppo anche da psico e docenti (oltre che dall'attuale legislatore, come scritto in Plusdotazione: si può legiferare senza avere contezza dei dati della scienza e delle sue applicazioni a scuola?).
 
A Faenza il 30 e 31 maggio ci sarà il convegno "Nuove prospettive sulla plusdotazione: innovazione e sviluppo" (info e iscrizione: Step-net).
 
Indagine sull'accelerazione di alunne/i e studenti con alto potenziale cognitivo rivolta a dirigenti, docenti, assistenti educatrici/tori delle scuole di ogni ordine e grado sul territorio nazionale: questionario di 10 minuti. Grazie per  partecipare!
 
 
 

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