non
dico dove non dico come
attenti al gorilla!
attenti al gorilla!
Fabrizio
De André
Uno
dei fenomeni psicologici che più lascia increduli è la cecità
attentiva (in inglese Inattentional Blindness), un esempio
di come, se non prestiamo attenzione alle cose, proprio non le
vediamo.
Dimostra,
infatti, lo stretto rapporto tra attenzione e consapevolezza. Può
interessare sia la percezione visiva sia quella uditiva.
Nella
vita quotidiana capita ogni giorno che qualcuno, molto concentrato su
un'attività, non presti proprio alcuna attenzione al nostro
invadente richiamo.
La
cecità attentiva, inizialmente studiata da Neisser negli anni '70
del secolo scorso, fu definita da Arien Mack e Irvin Rock nel 1998.
Attraverso una serie di esperimenti in cui manipolavano l'allocazione
di attenzione a condizioni di stimolazione controllate, i due
scienziati evidenziarono la sistematica omissione di un elemento,
presentato in alcune prove critiche.
Per
essere sicuri che i soggetti prestassero attenzione allo schermo del
computer, gli scienziati presentarono delle prove in cui appariva una
croce: il compito del soggetto era di riferire, per ciascuna prova,
quale segmento – orizzontale o verticale – fosse il più lungo.
Nelle prove critiche, la comparsa di un elemento in più, per quanto
evidente, veniva sistematicamente ignorata. Tale elemento era
rilevato solo nella condizione in cui gli esaminatori chiedevano di
prestarvi attenzione esplicitamente.
La
situazione sperimentale più famosa sulla cecità attentiva è quella
creata da Daniel Simons e Christopher Chabris nel 1999.
Nel
video principale, bisogna prestare attenzione ai passaggi di palla
dei giocatori in maglia bianca.
Quanti sono i passaggi dei bianchi?
Attenti
al gorilla!
Tra un passaggio e l'altro, all'improvviso compare un gorilla e rimane lì a lungo ma lo nota
solo il 54% dei 192 soggetti esaminati da Simons e Chabris! Nel 46%
si dimostra la cecità attentiva: il gorilla inatteso non viene
percepito durante il compito che impegna l'attenzione sui passaggi di
palla.
Se, quindi, non si presta attenzione al gorilla, questo –
per quanto grosso - non viene percepito!
Tali
risultati sono stati replicati in numerosi altri studi.
Se
il fenomeno si manifesta in circa il 50% degli adulti, cosa accade
nei bambini?
Due
studi del 2014 hanno analizzato la cecità attentiva nei bambini a
partire dai 7 anni. A quest'età il sistema attentivo è ancora in
evoluzione ed è importante comprendere come funzioni.
Memmert
ha presentato il video del gorilla a ciascuno di 480 bambini di età
compresa tra gli 8 e i 15 anni.
I
risultati ottenuti hanno dimostrato che, a partire dagli 11 anni, più
del 50% dei bambini ha notato il gorilla, la stessa percentuale
osservata negli adulti. Tra i 9 e i 10 anni solo circa il 30% dei
bambini ha 'visto' il gorilla e addirittura solo il 15% dei bambini
di 8 anni.
Le
abilità attentive migliorano con l'età ma non in modo lineare,
sembrano esserci delle fasi critiche, legate sia allo sviluppo
cerebrale sia all'apprendimento e alla loro interazione.
Remington
e colleghi, hanno utilizzato diverse condizioni sperimentali che
riproducevano la croce di Mack e Rock per esaminare la cecità
attentiva in bambini di età compresa tra 7 e 14 anni e in un gruppo
di adulti.
I
soggetti dovevano, quindi, riferire se nella croce presentata sullo
schermo (per 110 millisecondi) risultasse più lungo il segmento
orizzontale o quello verticale. Nelle prove critiche veniva
presentato un piccolo quadrato in prossimità della croce (per 110
millisecondi): l'elemento inatteso.
Aggiustando
la differenza tra i due segmenti della croce, gli scienziati potevano
manipolare il carico percettivo richiesto in ogni condizione: basso
carico, percettivo quando i due segmenti erano molto diversi, carico
intermedio e carico più alto, quando la differenza tra i segmenti
era minima.
Nelle
condizioni meno difficili – basso e intermedio carico percettivo –
anche Remington e colleghi hanno trovato che a partire dagli 11 anni,
almeno il 50%
dei
bambini notava l'elemento inatteso, il 30% dei bambini dai 7 ai 10
anni. Tuttavia, in questa condizione oltre il 70% degli adulti notava
il quadratino. Nella condizione di alto carico, il quadratino era
rilevato da meno del 10% dei bambini di 7-8 anni, dal 20% dei bambini
di 9-10 anni, da circa il 30% dei ragazzi dagli 11 ai 14 anni, mentre
negli adulti si saliva ancora al 70%.
Percentage
of reported awareness of a peripheral critical
stimulus
(central target) as a function of perceptual load
|
Pertanto,
i bambini mostrano minore consapevolezza degli eventi percettivi
inattesi, rispetto agli adulti. Inoltre, un moderato aumento del
carico percettivo, che non ha alcun effetto negli adulti, è
sufficiente ad incrementare in modo rilevante la cecità attentiva
nei bambini.
Ann
Lukits in un articolo sul Wall Street Journal ha sottolineato la
relazione tra l'evoluzione del sistema attentivo nel bambino e la
sicurezza stradale. Negli Stati Uniti, più del 25% dei bambini
che perdono la vita in un incidente stradale sono pedoni.
Che
sia per effetto della cecità attentiva dell'autista o del pedone è
tutto da verificare.
Certamente,
a seconda della complessità delle situazioni sono necessarie una
maggiore supervisione da parte degli adulti e una mirata educazione
dei bambini (e degli adulti).
Almeno
non si pensi al peggio se un bambino impegnato in un videogioco
proprio non senta il richiamo del genitore.
Fino
agli 11 anni, i bambini hanno una scarsa percezione degli eventi
visivi o uditivi inattesi e concomitanti a un'altra attività sulla
quale sono concentrati.
non
dico dove non dico come
attenti
al gorilla!
Mack
A, Rock I. (1998). Inattentional blindness. Cambridge, MA: MIT Press.
Memmert
D. (2014). Inattentional blindness to unexpected events in
8-15-year-olds. Cognitive Development, 32, 103-109.
Remington A,
Cartwright-Finch U, Lavie N. (2014). I can see clearly now: the
effects of age and perceptual load on inattentional blindness. Front
Hum Neurosci, 23;8:229.
Simons
DJ, & Chabris CF. (1999). Gorillas in our midst: Sustained
inattentional blindness for dynamic events. Perception, 28,
1059-1074.
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