Il
caso del Signor B. è stato ripreso di recente in un articolo molto
documentato di Craver, Graham e Rosenbaum, pubblicato lo scorso anno sulla rivista Cortex (1).
Una
mattina di fine maggio del 1926 Franz Breundl (1902-1986) fu portato
di corsa al vicino ospedale di Gelsenkirchen dopo che era stato trovato privo di sensi, a seguito
dell'intossicazione da monossido di carbonio fuoriuscito da un
altoforno. Rimase in ospedale per un paio di settimane e alla
dimissione tornò subito al lavoro. Ma dopo un paio di giorni fu
rimandato a casa perché non era più in grado di ricordare il più
semplice comando.
Nei
mesi e negli anni successivi fu visitato dai più importanti
neurologi e psichiatri europei. Inizialmente, il Signor B si mostrò
incapace di mantenere un'informazione per più di 3-5 secondi,
disorientato, turbato e con lievi difficoltà della memoria
retrograda che gli impedivano di ricordare gli eventi degli ultimi
giorni prima dell'incidente.
Avvenne
nel 1929 all'Istituto Psichiatrico di Würzburg l'incontro tra il
Signor B e il dottor Gustav Störring, assieme al neuropsichiatra
Ernst Grünthal, lo esaminò negli anni successivi.
Nel
1930 il Signor B. sposò Anni, dopo un fidanzamento di quasi 10 anni.
Nel
1935 Störring girò un documentario mentre esaminava il Signor B.
Si
tratta di un film tanto affascinante quanto inquietante per la
modalità incalzante e ripetitiva con la quale Störring conduce
l'esame clinico.
In
un articolo del 1936 scriveva:
Negli ultimi anni ho osservato un paziente che, ad oggi, non ha eguali nella scienza: un uomo che da un determinato giorno non è stato più in grado di mantenere alcuna esperienza per poco più di un secondo prima di dimenticare tutto. […] Abbiamo in questo caso senza precedenti un puro esperimento della natura.
Nel
frattempo Würzburg stava diventando il centro della medicina
nazista. C'erano un Istituto per la Genetica e la Ricerca Razziale e
un Ospedale di Maternità dove, tra il 1939 e il 1941, furono
eseguiti aborti e sterilizzazioni su pazienti psichiatrici e su
adulti e bambini disabili. Werner Heyde, nominato professore di
psichiatria e neurologia nel 1939 e nel 1940 direttore dell'ospedale
psichiatrico, fu l'architetto del programma di eutanasia Aktion T4
rivolto a sterminare le persone ritenute affette da patologie
somatiche o psichiatriche.
Störring
dopo quattro anni come assistente all'ospedale di
Würzburg, si trasferì a Monaco, dove lavorò con Oswald Bumke e nel
1936 a Göttingen, dove rimase fino al 1949, con
un'interruzione causata dallo scoppio della II Guerra Mondiale,
durante la quale prestò servizio per cinque anni come ufficiale
medico della Luftwaffe di Herman Göring.
Nell'articolo
pubblicato su Cortex, Craver e colleghi (1) ipotizzano che il Signor B.
non fosse stato inserito nel programma T4 probabilmente perché la sua
patologia era stata causata da un incidente e perché non risiedeva
in un istituto. Aggiungono che non ci sono prove sufficienti per
affermare che fosse stato proprio Störring a salvare il Signor B
dallo sterminio, attraverso le sue descrizioni scientifiche del caso
che, con molta enfasi, ne sottolineavano le doti di buon tedesco,
l'assenza di interesse per la politica e l'astinenza dal sesso.
Il
caso del Signor B. fu per diversi anni al centro di un'accesa
controversia tra i rappresentanti dei due opposti approcci allo
studio e al trattamento delle malattie psichiatriche, quello
neurobiologico e quello psicodinamico.
Nel
1930, Störring presentò il caso alla XXIV conferenza annuale
dell'Associazione Psichiatrica Bavarese a Würzburg
e le conclusioni sull'origine organica dei disturbi, non attribuibili
a fenomeni isterici, furono condivise dai presenti:
Hugo
Spatz (Direttore del Centro di Ricerca sul Cervello al Kaiser Wilhelm
Institut),
Hugo
Spatz, aderì al partito nazista e, essendone il superiore, fu
complice di Julius Hallervorden nella conduzione di esperimenti sui
cervelli di bambini e adolescenti selezionati per il programma T4.
Martin
Reichardt (il primo a visitare il Signor B. dopo l'incidente e a
studiarne il disturbo di memoria).
Martin
Reichardt aderì al partito nazista ed ebbe come assistente Werner
Heyde, l'ideatore del programma T4.
Oswald
Bumke (successore di Kraepelin all'Università di
Monaco).
Oswald
Bumke aderì al partito nazista ma fu critico con i programmi di
sterilizzazione. Rimase all'Università di Monaco, dalla quale fu
sospeso nel 1946.
Le
stesse conclusioni furono confermate qualche anno dopo da Karl
Kleist, direttore della Clinica Neuropsichiatrica Universitaria di
Francoforte sul Meno.
Karl
Kleist, allievo di Carl Wernicke, non risparmiò critiche ai suoi
colleghi che praticavano l'eutanasia, sebbene fosse membro del
partito nazista e della locale corte per la salute ereditaria.
Nel
1949, lo psichiatra Heinrich Scheller visitò il Signor B. e l'anno
dopo scrisse un articolo su Nervenartz
nel quale attribuiva il suo disturbo di memoria a origine psicogena,
non organica. Nella sua descrizione, si trattava di un caso unico,
nessun altro caso di intossicazione da monossido di carbonio aveva
presentato simili disturbi, inoltre, il Signor B. aveva sorriso alla
presentazione di una foto di Adolf Hitler e aveva riconosciuto la
svastica come simbolo di partito. Aggiungeva che l'esame neurologico
non mostrava alterazioni, così come risultava privo di anomalie
l'elettroencefalogramma registrato nel 1935 proprio da Hans Berger,
l'inventore dell'EEG. Il Signor B., nell'interpretazione di Scheller,
presentava una reazione ipocondriaca a un danno neurologico primario,
che ne determinava l'amplificazione dei sintomi, facilitata
dall'assistenza di una moglie dominante.
La risposta di Störring
e Grünthal fu immediata: il Signor B, non aveva alcun motivo per
simulare i disturbi di memoria, dal momento che era stato anche
pienamente risarcito dai suoi datori di lavoro. Inoltre, Scheller non
era stato in grado di identificare la possibile causa psichica.
Nel 1951, Hans Scheele
riesaminò il Signor B., confermandone la “totale, isolata
incapacità di registrazione” e affermando che chiunque ne avesse
avuto esperienza diretta, non avrebbe avuto alcun dubbio
sull'autenticità del caso neurologico.
Nel
1954, a seguito di una discussione avvenuta l'anno precedente con
Störring e Grünthal alla conferenza della Società Psicologica di
Berna, il neurologo Fritz Lotmar pubblicò un articolo nel quale
sosteneva che il Signor B. stesse simulando i disturbi per ottenere
un vantaggio economico e, dalla sola osservazione del documentario,
ipotizzò un insieme di altri sintomi che deponevano per una diagnosi
di pseudodemenza isterica.
Anche questa volta la
risposta di Störring e Grünthal fu immediata ed espressa in tre
punti: in primo luogo, Lotmar non aveva esaminato direttamente il
caso, in secondo luogo il Signor B. era stato già risarcito
economicamente molto prima di diventare noto alla comunità
scientifica e, in terzo luogo, una diagnosi di amnesia isterica
avrebbe implicato un disturbo di memoria retrograda e non di memoria
anterograda, come nel caso del Signor B.
Nel 1956, dopo 30 anni di
visite e con grande disappunto di Störring, la moglie del Signor B.
dichiarò di non essere più disposta a far esaminare il marito dai
medici.
Quello stesso anno
Störring, chiese a due giovani collaboratori di trascorrere alcuni
giorni di vacanza nei pressi della casa del Signor B. Völkel e
Stolze lo osservarono per due settimane e poi si presentarono alla
moglie per un ultimo colloquio. Nella loro descrizione ne osservarono
il recupero: il Signor B. era in grado di comprendere frasi
complesse, di partecipare alle conversazioni, di svolgere piccoli
lavori. La sua memoria adesso poteva durare fino a 15 minuti e
dimostrava anche di sapere del''esplosione della bomba atomica.
Quale fu
l'interpretazione diagnostica di Völkel e Stolze?
Si trattava di una
pseudodemenza di natura psicogena dovuta a un profondo senso di colpa
per avere avuto rapporti sessuali prematrimoniali e per aver
contratto una malattia venerea!
Il Signor B. aveva quindi
trasferito la sua dipendenza da una madre iperprotettiva alla moglie,
prolungandola attraverso una disabilità cognitiva.
Störring e Grünthal
dovettero ancora una volta scrivere una pronta risposta nella quale
ammisero che il deficit isolato di registrazione, caratterizzato da
un solo secondo di consapevolezza, non era più presente e che il
Signor B. aveva presentato un parziale recupero.
Non si era quindi in
presenza di un caso eccezionale né di un peculiare disturbo di
memoria ma più probabilmente dell'interazione - a partire da un
danno cerebrale - tra deficit cognitivi e deficit funzionali, in
grado di minare la dicotomia tra causa psicogena o organica.
Per concludere con Oliver
Zangwill (1967): “La modalità dell'esordio e il meccanismo
sottostante l'amnesia in un caso come quello di B. sono ancora
completamente oscuri […] ed è improbabile che siano pienamente
compresi in termini psicologici. […] il caso di B. non si adatta ad
alcuno dei disturbi di memoria noti, siano essi dovuti a basi
organiche o funzionali”.
Diversamente
da altri casi neuropsicologici fondamentali per la storia delle
neuroscienze, il cervello del Signor B. non è stato conservato e non
è quindi stato possibile analizzarlo post-mortem, allo scopo di
chiarire la sede e l'entità del danno strutturale causato
dall'avvelenamento da monossido di carbonio.
Tuttavia, l'indagine
trentennale - benché viziata dal potere di suggestione del clinico
-, il documentario di Störring, la diatriba tra prospettive
neurobiologiche e psicodinamiche, costituiscono le prime tappe
nell'evoluzione degli studi neuropsicologici di casi singoli.
Sullo sfondo, inoltre, si
snoda l'orrore della Germania nazista con alcuni dei suoi
protagonisti che entrano sulla scena, sono intorno al Signor B. e lo
osservano, sopraffatti dalle ombre dei loro stessi crimini o complicità.
Il Signor B. morì nel
1986.
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