Le relazioni affettive e sessuali tra gli
adolescenti di questi tempi comprendono anche lo scambio di diversi contenuti
attraverso i dispositivi e le reti sociali digitali. Quei contenuti possono
anche essere immagini, video o messaggi sessualmente espliciti che sono
inviati, ricevuti o inoltrati online. Conoscere il sexting permette agli
adolescenti e ai genitori di gestire le attività online con consapevolezza e
responsabilità e di affrontare i rischi che ne possono derivare.
Come per le altre attività online dei più giovani,
anche il sexting ha generato un’ondata di panico ed è stato immediatamente
associato alla pedopornografia, alle molestie sessuali, al cyberbullismo fino a
casi più estremi collegati al suicidio della vittima. Tuttavia, le percezioni
negative rispetto alle diverse esperienze online cambiano molto a seconda
dell’età. Quello che è certo è che dal panico degli adulti tendono a scaturire
per lo più misure proibizioniste e criminalizzanti quando le più appropriate
sono le misure educative e le reti di supporto per gli adolescenti più
vulnerabili.
Ancora una volta la reazione spaventata degli
adulti al tipo di attività digitale può causare negli adolescenti smarrimento,
terrore e altre conseguenze negative. Neppure pretendere l’astinenza dal sesso
e dal sexting si dimostra una misura efficace a ridurre i comportamenti
sessuali a rischio.
I dati del sexting
Secondo il rapporto europeo EU Kids Online 2020 che ha
coinvolto 19 Paesi europei, il sexting può essere un’opportunità o un
rischio.
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